Cè un gran numero di composti che possono essere
letali per i microrganismi se adoperati in concentrazioni
più o meno alte. I principali meccanismi con cui questi
composti agiscono sono due: la dispersione dei lipidi
dalle membrane cellulari e la modificazione per
denaturazione delle proteine essenziali alla vita della
cellula Nel corso degli anni si sono via via alternati
diversi sistemi di disinfezione, ma solo
nellultimo quindicennio si è giunti a formulazioni
quasi per nulla tossiche e molto pratiche e
versatili. Gli antibatterici al mercurio (Thimerosal,
fenilmercurio nitrato) erano, in passato molto comuni,
nelle soluzioni per la disinfezione delle lenti a
contatto. Questi composti devono la propria attività
alla capacità degli ioni di mercurio di legarsi ai
gruppi sulfidrilici di enzimi ed altre proteine.In
passato era stato più volte manifestato timore circa
lassorbimento di mercurio da parte
dellocchio, ma solo nel 1980 è stata dimostrata la
fondatezza di questo timore ed anche che il thimerosal,
così come altri composti del mercurio, era la causa di
alcune allergie alle soluzioni per lenti a contatto.
Molto spesso, in combinazione con il thimerosal, veniva
usata la Chlorexidina, che rispetto a
questultimo ha un maggiore potere antibatterico,
pur procurando minori effetti allergici. Tuttavia è
risultata tossica per lendotelio già a basse
concentrazioni.
Caratteristiche Fondamentali delle Soluzioni per
Lenti a Contatto
Sebbene le soluzioni per la manutenzione delle lenti a
contatto ed i colliri siano entrambi preparazioni di tipo
farmaceutico, il modo in cui sono usate richiede
differenti requisiti alle loro formulazioni e al modo di
confezionamento. Ciononostante essi presentano alcuni
requisiti generali in comune:
- la sterilità,
- la sicurezza
- lefficacia.
LA STERILITA'
La sterilità non è importante solo al momento
della produzione del prodotto, ma, anzi, dovrebbe
persistere per tutta la durata della sua prevista vita
utile.
LA SICUREZZA
Il requisito della sicurezza viene garantito, oggi più
che mai, dalla Direttiva 93/42/CE. Le procedure cui deve
attenersi il produttore per conseguire la
marcatura CE, necessaria per poter commercializzare
questi dispositivi medici nella Comunità, prevedono, tra
le altre cose, anche un adeguato sistema di qualità ed
unanalisi del rischio dei prodotti finiti.
L'EFFICACIA
Naturalmente presupposto per la apposizione della
marcatura CE è la verifica dellefficacia
effettiva del dispositivo medico da parte dellente
certificante.
La Disinfezione delle Lenti a Contatto.
C'è un gran numero di composti che possono
essere letali per i microrganismi se adoperati in
concentrazioni più o meno alte. I principali meccanismi
con cui questi composti agiscono sono due: la dispersione
dei lipidi dalle membrane cellulari e la modificazione
per denaturazione delle proteine essenziali alla vita
della cellula. Nel corso degli anni si sono via via
alternati diversi sistemi di disinfezione, ma solo
nell'ultimo quindicennio si è giunti a formulazioni per
nulla tossiche e molto pratiche e versatili. Il sodio
edetato (o EDTA) è un agente chelante, produce i suoi
effetti rimuovendo gli ioni di calcio dalle soluzioni e
frantumando le pareti cellulari. Viene usato come
preservante in quasi tutte le soluzioni.
La Soluzione al PEROSSIDO di IDROGENO
Storicamente il primo metodo di disinfezione
chimica è stato il perossido d'idrogeno al 3%. La
necessità di un'alternativa alla disinfezione termica si
sentiva soprattutto a causa dello stress a cui erano
sottoposti i polimeri che formano le lenti. La capacità
antimicrobica del perossido è nota da oltre un secolo.
La soluzione al 3% è, probabilmente, il disinfettante
per lenti a contatto più efficace. Essa ha un ampio
spettro antibatterico ed uccide un gran numero di
microrganismi in breve tempo, anche se solo dopo quattro
ore si ha la certezza della sua funzione contro funghi e
protozoi.
Successivamente occorre neutralizzare il perossido per
rendere indossabili le lenti. Il grave rischio per
l'utente è rappresentato da una non perfetta
neutralizzazione, che puo' essere causata o da un
malfunzionamento del sistema o dal mancato rispetto dei
tempi di attesa prescritti dal produttore.
E' quindi da preferire l'utilizzo di altri sistemi di
disinfezione chimica, cioè prodotti più moderni, come
le cosìddette Soluzioni Uniche.
Le Soluzioni Disinfettanti e Conservanti.
In seguito ai problemi associati all'uso delle soluzioni
conservanti a base di chlorexidine e thimerosal, sono
stati sviluppati metodi disinfettanti alternativi, che
potessero offrire una notevole capacità fungicida ed
antibatterica, una minima intolleranza oculare ed una
minima interazione con i materiali di cui sono costituite
le lenti a contatto. Il disinfettante più diffuso
presente nella maggiorparte delle soluzioni di questa
tipologia è la polyesamethilenbiguanidina
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